Piccolo Paese
“Allora…perché si fanno la guerra?” chiede il piccolo Gael al padre a proposito di hutu e tutsi.
“Perché non hanno lo stesso naso” risponde il padre.
“Da quel giorno ho cominciato a guardare il naso e l’altezza della gente per strada”.
Così inizia questo bellissimo romanzo, opera prima di Gael Faye, nato in Burundi nel 1982 da madre ruandese e padre Francese.
Gabriel vive in un piccolo paese in Burundi, con la madre, il padre e la sorella più piccola. Passa le sue giornate tra la scuola e le avventure con gli amici.
All’improvviso, però, tutto cambia. I genitori si separano, ci sono le prime elezioni politiche e, soprattutto, scoppia la guerra civile.
Gli affetti del piccolo Gabriel si lacerano ancora di più, divisi anche dalla guerra che sconvolge le vite di tutti e pone fine a quel che c’era: prima fra tutti l’infanzia.
Gabriel si scopre non più semplice bambino, ma meticcio: metà tutsi e metà francese.
Si salverà, scappando in Francia lontano dagli orrori della guerra, ma anche dalla mamma che ha deciso, al contrario, di restare con la sua gente. E la sua vita di fanciullo si disperde, insieme agli affetti ed ai luoghi che ne fanno parte.
Tornerà, Gabriel, in quei luoghi e nel suo piccolo paese, alla ricerca di ciò che è rimasto del bambino che fu.