Tre nuovi bond ETF per Lyxor: high yield e cedole variabili restano un 'alternativa grazie a in
Sono tre i nuovi ETF a firma Lyxor (istituiti a giugno) che hanno iniziato nel mese di luglio le negoziazioni su Borsa Italiana, proponendo soluzioni competitive per chi non vuole contenere a priori le proprie chances di profitto pur tutelandosi dall’incertezza sull’andamento dei cambi e dei tassi d’interesse grazie ad accorgimenti come la duration corta e le coperture valutarie. Lyxor, in linea con la tendenza del mercato, minimizza anche le spese nonostante le coperture e la tipologia di investimento High Yield di due dei nuovi ETF. I prodotti ETF su obbligazioni ad alto rendimento sono tipicamente offerti agli investitori a fronte di TER più importanti, pagando a caro prezzo l’esigenza di continui ribilanciamenti e la scarsa liquidità del mercato sottostante, vedendosi appunto costretti ad affrontare inefficienze e spesso anche fallendo il confronto con le gestioni attive (pur portando risultati buoni anche in scenari di tassi in moderato rialzo). Lyxor, sempre nel mese di luglio, ha apportato un profondo restyling alla propria gamma equity settoriale in termini di total expense ratio: dieci ETF, basati su indici MSCI, hanno visto ridursi le spese dallo 0.4% allo 0.3% , mentre altri due prodotti, questi ultimi basati sulle componenti di Euro STOXX 300 e STOXX Europe 600, hanno dimezzato del 50% i propri costi passando dallo 0.15% ad uno 0.07% che la società francese addirittura definisce “competitivo” con l’offerta istituzionale. Se alla base di queste considerazioni sull’azionario ci sono stati senza dubbio anche i dati dei primi sei mesi dell’anno che hanno esplicitato un deciso ricorso all’equity europeo da parte degli investitori, non sorprende nemmeno l’attenzione per l’ampiezza e il posizionamento della gamma bond: i primi mesi dell’anno hanno infatti mostrato la continuazione di un trend importante per questi strumenti e in molti sostengono che proprio la componente bond dell'offerta sarà decisiva per affrontare al meglio il boom previsto già dal 2018, i cambiamenti conseguenti alle nuove normative e, forse, anche una conseguente maggiore operatività istituzionale anche sui mercati regolamentati di borsa. L’indice BofA Merrill Lynch BBB-CCC 1-3 Year Euro Developed Markets High Yield Constrained Index, replicato sinteticamente dal Lyxor BofAML € Short Term High Yield Bond UCITS ETF, è un indice capped al 3% per emittente e composto da 98 obbligazioni corporate con durata residua tra 1 e 3 anni (la duration indice è pari a 2 anni a fronte di una scadenza media oggi a 2.66) denominate in EUR. Con ciascuna un nominale emesso almeno pari a 250 milioni e rating non investment grade, queste obbligazioni sono emesse in mercati di paesi sviluppati: la composizione paese di Lyxor BofAML € Short Term High Yield Bond UCITS ETF vede infatti al primo posto l’Italia con il 23.47%, seguono poi Francia 14.77%, Regno Unito 12.12%, Germania 10.76%, Lussemburgo 9.75%, Paesi bassi 8.20%, Spagna 5.19, Stati Uniti 3.83%, Svezia 2.52%, Irlanda 2.43%, Austria 2.04% e Giappone 1.36%. Il prodotto contiene le spese fino allo 0.3% diventando un punto di riferimento per la categoria anche se, essendo appena stato lanciato, conta per ora su AUM a di poco superiori ai 30 milioni. Lo swap è sovracollateralizzato dal paniere sostitutivo/patrimonio che, con rating principalmente AAA 34.46% e AA 44.93%, mostra la seguente composizione paese: Francia 47.08%, Germania 34.47%, Italia 7.66%, Stati Uniti 5.18%, Lussemburgo 2.96%, Finlandia 2.65%.
Con AUM a quasi 40 milioni di Euro, Lyxor BofAML $ Short Term High Yield Bond Eur Monthly Hedged UCITS ETF replica, sempre indirettamente e con overcollateralization, il BofA Merrill Lynch BB-CCC 1-3 Year US High Yield Constrained Euro Hedged Index, indice capped al 2% ma ancora più diversificato del precedente con 248 obbligazioni corporate non investment grade (il 76% è compreso tra BB e BBB) che presentano le stesse caratteristiche viste con il precedente ETF in termini di vita residua (scadenza media pari a 1.77 ), duration (pari ad anni 2.07), ed emissione in mercati di paesi sviluppati ma, questa volta, in USD. Il cambio è coperto mensilmente in Euro e Lyxor propone un TER dello 0.4% . L’indice presenta una composizione improntata sugli Stai Uniti con l’81.29 %, seguiti dal Regno Unito 6.07%, Canada 3%, Lussemburgo 2.67% e Giappone al 2%. Il patrimonio/paniere sostitutivo dell’ETF è invece composto, sempre a livello paese, da Germania 44.86%, Lussemburgo 23.44%, Stati Uniti 15.51%, Filippine 7.96%, Regno Unito 3.81%, Finlandia 2.51%, e Canada 1.91% , titoli che presentano per il 97.73% un rating AAA.
Il terzo prodotto, ossia il Lyxor $ Floating Rate Note EUR Monthly Hedged UCITS ETF, istituito anch’esso a giugno ma con AUM nettamente superiori e a quota oltre 100 milioni di euro, replica, a fronte di un TER dello 0.15%, il Bloomberg Barclays US Corporate FRN 2-7 Yr Index, che esplicita l’evoluzione di un paniere costituito da 150 obbligazioni corporate (in questo caso 500 milioni minimo di nominale) a tasso variabile (Libor 3 m) emesse in USD da emittenti con merito creditizio investment grade. La scadenza residua è tra i 2 e i 7 anni (scadenza media oggi 4 anni) pur mantenendo una duration di appena 0.16 anni. Per l’ammissibilità nel paniere dell’indice le obbligazioni devono anche rispettare il requisito di “età del titolo” risultando emesse da non più di due anni. L’indice investe per il 63.78% negli Stati Uniti, Regno Unito 8.01%, 7.67% Australia, Giappone 5.90%, Canada 4.8% ed infine 2.48% Paesi Bassi. Il rating di questi bond è per oltre il 60% superiore a BBB. Il paniere sostitutivo è investito principalmente in USA 33.66% Regno Unito 18.69%, Germania 16.67% e Lussemburgo 11.21% con oltre l’ottanta percento delle componenti che presenta un merito creditizio tra AAA e A. Il prodotto offre, anche in questo caso, una copertura dal rischio di cambio ribilanciata mensilmente. Tutti gli indici sottostanti ai prodotti elencati sono rivisti mensilmente nella ponderazione delle loro componenti. La controparte swap è singola e si tratta naturalmente di Société Générale che riveste anche il ruolo di Specialist su Borsa Italiana per tutti i prodotti. I tre nuovi ETF distribuiranno dividendi con cadenza semestrale.
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