L'incontro tra Yusuf e Cat
Ci sono voluti 40 anni prima che Yusuf Islam incontrasse e abbracciasse Cat Stevens.
La stessa persona, due vite distinte.
Steven Demetre Georgiou, in arte Cat Stevens è diventato un'icona pop degli anni Sessanta e Settanta con le sue canzoni semplici, dall'atmosfera mite e contagiosa, come Father and Son, oppure Wild World.
Poi, verso la seconda metà degli anni '70 la conversione all'Islam. Cat lascia il posto a Yusuf e l'abbraccio al nuovo Credo è così totale che penetra anche nel nuovo nome di Cat: Yusuf Islam.
Inizia un percorso travagliato, fatto di polemiche, tempo dedicato quasi totalmente alla famiglia e costante e assiduo impegno nella comunità. Nella sua nuova vita fatta di rigore e poca allegria, per Yusuf non c'era posto per la musica (sue sono le parole "Nell'Islam non c'è spazio per la musica").
Anni dei quali oggi Cat/Yusuf non rinnega nulla, nonostante forse rivedrebbe alcune posizioni, come quella di non aver fatto sentire con grande forza il suo odio per la violenza.
Oggi, a 69 anni e 8 nipoti dopo i successi degli anni '60 e '70, lo ritroviamo vestito all'occidentale e di nuovo con il sorriso sulle labbra.
Il nuovo album - The laughing apple - firmato Cat/Yusuf Stevens è una sorta di riflessione sugli anni degli esordi, un modo per ritrovare Cat e fargli abbracciare non solo idealmente Yusuf. "Sono canzoni che riflettono lo spirito degli anni Sessanta, in cui tutto poteva succedere, nascere, evolversi, un periodo di grandi novità e di cambiamenti. Il mio sound era piuttosto unico e lo amo ancora, al punto che è riemerso prepotentemente quando ho cominciato a pensare a questo disco. Alcuni brani, come Northern wind (Death of Billy the Kid), con il loro anelito pacifista, sono tremendamente attuali. Nel periodo successivo alla conversione tutto questo era rimasto nell'ombra, volevo provare altre cose, suoni più consoni alla mia spiritualità. Questa volta ripercorrere le vecchie strade è stato naturale e irrinunciabile. The laughing apple è una sorta di prequel di quell'inno all'ottimismo che fu Moonshadow".
Bentornato, Cat.