CME ritratta e si allinea al CBOE: entro fine anno il lancio dei Bitcoin futures della più grande bo
Dopo le dichiarazioni di inizio ottobre con le quali Terry Duffy, executive chairman e presidente del CME Group definiva il Bitcoin ancora immaturo e pertanto inadatto a costituire sottostante per contratti derivati, la posizione della più grande borsa al mondo per le contrattazioni di strumenti derivati si allinea invece a quella del principale concorrente, il CBOE, che oltre un mese fa aveva annunciato il lancio di futures sulla cryptocurrency (seppur ancora in attesa dell’autorizzazione da parte della U.S. Commodity Futures Trading Commission). La posizione del CME costituiva un ostacolo importante allo sviluppo delle criptovalute il cui ulteriore sviluppo passa anche da una maggiore diversificazione degli impieghi e degli investitori coinvolti e, di conseguenza, anche da una minore volatilità. Le dichiarazioni di Duffy, insieme con il contemporaneo ritiro di quasi tutte le proposte ETF basate sui preannunciati contratti futures già inoltrate alla SEC, avevano dato l’impressione di poter rallentare l’arrivo sul mercato del primo ETF sul Bitcoin ma, tuttavia, già in quell’occasione, la criptovaluta non aveva dato cenni di incertezza continuando nello straordinario recupero che dal crollo di settembre l'aveva portata ai segnare nuovi massimi storici (oggi supera i 7000 dollari di valore). Anche CME è in attesa dell’approvazione da parte della U.S. Commodity Futures Trading Commission, ma la struttura alla base dell’offerta è già nota: CME collaborerà con Crypto Facilities Ltd, partner che già fornisce alla borsa parte dei dati necessari alla costruzione dell’indice Bitcoin price che da circa un anno viene offerto dal colosso di Chicago sotto il nome di CME CF Bitcoin Reference Rate, sul quale saranno appunto basati i nuovi contratti futures (liquidati in contanti). E’ bene ricordare che la disponibilità di questi contratti fornisce agli investitori istituzionali anche la possibilità di coprirsi dalla fluttuazioni della cryptocurrency stessa , mentre, per gli asset managers, costituisce un’opportunità per il lancio di Bitcoin ETP basati su una struttura, quella degli indici futures, in relazione alla quale la SEC ancora non ha posto il suo veto. Restiamo in attesa di osservare quali saranno le reazioni dei principali issuers del mercato ETF, fino ad oggi, stando alle rispettive dichiarazioni, poco interessati all’impiego del Bitcoin come sottostante.
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