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Barbara Fumagalli

Facebook, pressing autorità Ue, Usa e inglesi: «Zuckerberg venga a spiegare». A picco i titoli dei s


Si stringe la morsa delle autorità statunitensi, europee e britanniche su Facebook per la vicenda dei dati relativi a 50 milioni di utenti, utilizzati illecitamente da Cambridge Analytica, società partner (fino a venerdì scorso) del social media e attiva nella promozione di Donald Trump alle presidenziali del 2016.

L’authority di vigilanza sulla privacy statunitense, la Federal Trade Commission, accusa Facebook di aver violato i termini del decreto del 2011 che regola l’utilizzo di dati e ne regola la diffusione con terze parti. Il decreto prevedeva che il social media chiedesse esplicitamente agli utenti il consenso a utilizzare in parte i dati, come parte di un accordo con le autorità federali che l’accusava di aver ingannato i consumatori costringendoli a condividere più informazioni di quanto fossero disposti a rilasciare. Un provvedimento sorto dopo che la società ha modificato alcune impostazioni dell'utente senza avvisare i suoi clienti.

Intanto, dopo lo scivolone di ieri (-7%), continua il calo del titolo Facebook a Wall Street (-3% in apertura, poi è peggiorato ancora). Ma non è l’unico: anche gli altri social network sono trascinati al ribasso, da Twitter (-9%), a Snap (-4%).

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