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Emanuele L. Basso Ricci

Una “ventata d’aria fresca” su Borsa Italiana a firma WisdomTree: strategie smart beta multifactor c


Le ipotesi d'investimento azionario strategico di WisdomTree, tra guerre commerciali, dubbi sulla crescita e massimi storici

WisdomTree non rinuncia a ribadire le sue ambizioni sul mercato europeo ETP. L’ampliamento e l’evoluzione della gamma prodotta di quello che, dopo l’acquisizione della parte preponderante delle attività a marchio ETF Securities, è oggi il primo issuer indipendente ETP a livello globale (il primo issuer in senso assoluto è e resta BlackRock con la sua inarrivabile leadership mondiale) sono ben visibili anche su Borsa Italiana. L’asset manager con base a New York, domina ormai il segmento ETC mentre prova ad acquistare nuove quote di mercato con idee d’investimento anche fanno dell’innovazione prodotto un fattore distintivo. Dopo il lancio del primo ETF in Europa ad offrire una put write strategy tipicamente istituzionale, Wisdom Tree ha quotato a luglio una nuovissima gamma obbligazionaria ricca di novità a partire dal il lancio del primo esempio mondiale di ETF replicante un portafoglio di COCO bonds AT1 (sottostante molto diffuso soprattutto in Europa), e poi ampliata, è , nel mese di luglio, con quattro ETF yield enhanced su bond investment grade europei. Oltre alla volontà di sfruttare le peculiarità dei mercati finanziari europei, comun denominatore delle proposte su sottostanti europei è certo il tentativo di offrire all’investitore alternative d’impiego del capitale che permettano un posizionamento sul mercato non più solo passivo ma in grado, piuttosto, di fornire potenziale extra rendimento moderando, nel contempo, l’incertezza in merito alle prospettive di crescita, alla conseguente evoluzione dei tassi e quindi dei prezzi delle obbligazioni. Ma oggi l’incertezza non manca certo neppure dal lato equity, anzi, si potrebbe dire che l’apprezzamento per l’asset class obbligazionaria transita anche dal bisogno di diversificazione derivante dai dubbi relativi alle alte valutazioni raggiunte dai listini americani e dai timori per le guerre commerciali.

Investire in equity USA con le cautele di un approccio multifactor ad alto active share

Proprio l’equity statunitense, per alcuni sopravvalutata ma certo sostenuta da dati macro quantomeno solidi, costituisce infatti l’asset class sottostante i primi due ETF proposti oggi da WisdomTree su Borsa Italiana. La soluzione adottata dal WisdomTree US Multifactor UCITS ETF, consiste in un approccio smart beta multifattoriale che consente rendimenti corretti per il rischio. L’ ETF, denominato in USD, offre esposizione fisica al proprietario WisdomTree US Multifactor Index TRN un benchmark che si propone una sovraesposizione al fattore momentum, notoriamente top performer in USA negli ultimi anni, ma, in più, prende in considerazione anche altri factors (value, size, qualità e bassa volatilità) allo scopo sia di ottenere un miglior posizionamento preventivo quando, inevitabilmente, saranno altri factors a prendere il sopravvento sia una maggiore diversificazione tra questi, onde evitare che l’esposizione eccessiva a un solo factor possa portare a sotto performance. Non esiste però nessun parent index predeterminato. L’universo d’investimento è infatti rappresentato dall’intera gamma titoli quotata sul NYSE, sul NASDAQ Global Select o presso i listini del NASDAQ Global Market, scremando poi il vasto campione in base alla rispondenza a determinati criteri per poi procedere, infine, con l’approccio smart beta e il suo aggiornamento. L’ETF prevede dunque una minore correlazione all’andamento del mercato e persino una “neutralità settoriale “ rispetto alle selezioni tradizionali. La strategia stessa con le sue selezioni e i suoi ribilanciamenti trimestrali è dunque il solo elemento da tenere in considerazione. Questa è identificata dai vertici dell’asset manager americano come “una ventata d’aria fresca” nel segmento degli ETF smart beta multifactor grazie all’elevato grado di active share (1) da essa raggiunto in un mercato, che, secondo l’issuer, sarebbe popolato da strumenti che non mostrano un’effettiva capacità di sovraesposizione ai factors di volta in volta più redditizi ma, piuttosto, un’evidente e costante debolezza su tutti i fattori. La strategia, chiara e trasparente, è di seguito riportata.

  • Punteggio fattoriale composito: l’universo di partenza di 800 titoli USA classificati per capitalizzazione di mercato ottiene dei punteggi in base a due fattori fondamentali (value e qualità) e due fattori tecnici (momentum e bassa correlazione). Ai titoli viene assegnato un punteggio fattoriale composito basato su questi quattro singoli punteggi fattoriali.

  • Punteggio di volatilità: le prime 200 società con i punteggi multifattoriali compositi più elevati sono incluse nell’indice e viene loro assegnato un punteggio di volatilità basato su un periodo trailing di 12 mesi che premia i titoli meno volatili con i punteggi più alti.

  • Sistema di ponderazione corretta per il rischio: i singoli titoli sono ponderati all’interno dell’indice tramite una combinazione, ripartita equamente (50/50), del loro punteggio fattoriale composito e del punteggio di volatilità durante i 12 mesi precedenti.

  • Ribilanciamento trimestrale: l’ETF è ribilanciato trimestralmente e la ponderazione massima di ogni singolo titolo al ribilanciamento ha un tetto massimo del 4%.

  • Neutralità settoriale: inoltre, il fondo vincola le scommesse settoriali applicando la neutralità settoriale contro il mercato. Ciò comporta che la generazione di alpha provenga dal processo di selezione multifattoriale e non da ampie deviazioni settoriali rispetto all’universo delle ponderazioni sulla capitalizzazione di mercato.

L’issuer propone questo ETF sia nella classe a distribuzione trimestrale dei proventi (IE00BD8ZCY59) che in quella ad accumulazione (IE00BD8ZD313) e identifica in 30 punti base l’ammontare delle spese annue richieste. La gamma WisdomTree europea propone già alternative monofattoriali quality/income o conapprocci che considerano diversi fattori (quality, dividend e growth oppure dividend, value e size), ma i due ETF appena quotati assurgono oggi al ruolo di top di gamma per quanto attiene la diversificazione fattoriale offerta.

Lontano da guerre commerciali e correlazioni tra indici large cap: uno smart beta per puntare sulle small cap giapponesi

Notoriamente correlato con i listini americani, l’indice Nikkei potrebbe non rappresentare la soluzione d’investimento ideale nel caso si tema per le sorti dell’azionario statunitense oppure per un peggioramento delle relazioni commerciali tra paesi. Tuttavia, tralasciando le large cap, l’equity nipponica small cap, potrebbe invece costituire un’alternativa per chi intende conservare un’esposizione azionaria meno correlata a Wall St. ma anche all’evoluzione dei listini europei (correlazione media 0.5) in quanto prevalentemente trainata dalla crescita interna del paese. Dipendendo per almeno l’80% dei ricavi dalla domanda interna, oltre che costituire un riparo dalle guerre commerciali, l’equity potrebbe sfruttare la forte domanda che caratterizza oggi il paese ed amplificarne gli effetti grazie alle maggiori potenzialità di crescita (small cap). Sulla base di queste considerazioni, Wisdom Tree adotta l’ indice di strategia smart beta WisdomTree Japan SmallCap Dividend TRN Index TRN, che implementa una strategia dividend, size e value, con gli ultimi due fattori di gran lunga top performer per l’intera area geografica di riferimento negli ultimi 10 anni. La quotazione del nuovo WisdomTree Japan SmallCap Dividend UCITS ETF, in valuta base dollari americani, avviene nella versione a distribuzione semestrale (IE00BFXYK923) ed in quella ad accumulazione dei proventi(IE00BFXYKD63). Anche in questo caso, l’indice non dichiara un parent index specifico ma, come vedremo tra poco, identifica come suo universo d’investimento l’intero listino della borsa di Tokyo per poi iniziare ad applicare diversi filtri fino ad identificare il campione più idoneo alla strategia (neppure la qualifica di “small cap” è derivata ad un indice esterno). I dettagli della strategia sono i seguenti:

  • Universo dell’indice: le componenti devono essere quotate alla Borsa di Tokyo e avere versato almeno 5 milioni di dividendi liquidi lordi su azioni di capitale ordinario nel ciclo annuale precedente alla ricostituzione annua. La capitalizzazione di mercato deve essere di almeno 100 milioni alla data di screening.

  • Selezione delle componenti: dall’universo di cui sopra, per creare l’indice, vengono rimosse le 300 società più grandi per capitalizzazione di mercato. I parametri di selezione sono pertanto piuttosto ampi.

  • Ponderazione: la ponderazione si basa sui dividendi liquidi distribuiti (dividendo per azione x numero di azioni in circolazione). C’è un tetto del 2% per ogni singola componente e un tetto del 25% per ogni singolo settore.

  • Screening dei volumi: il processo di WisdomTree è anche sensibile alla liquidità delle componenti sottostanti e garantisce che le componenti con ponderazioni più estese dispongano di una maggiore liquidità per sostenere queste esposizioni.

L’indice è ribilanciato annualmente e il TER richiesto dalle due classi offerte è pari a 48 punti base. I due ETF ampliano la gamma smar beta dividendo a bassa capitalizzazione che l'issuer propone anche nelle varianti con sottostante US (anche con cambio coperto), Europe, UK, Asia ed Emerging

  1. Active share: si riferisce alla percentuale delle partecipazioni dell’indice diverse da quelle del benchmark.

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