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Emanuele L. Basso Ricci

Tabula Investment Management sbarca su LSE e sceglie i bond europei come biglietto da visita, via CD


Tabula Investment Management, nuovo provider europeo (fondato a maggio 2018 in UK) che si appoggia a HSBC per i servizi di custodia e a IHS Markit per definizione e gestione degli indici, ha un obiettivo preciso: ridefinire il mondo dell’investimento passivo factor based nel segmento fixed income. Nell’anno in cui gli issuers concepiscono i bond come il “new normal” per approcci smart beta e ESG, Tabula quota su LSE un ETF squisitamente istituzionale, il Tabula European Performance Credit UCITS ETF (EUR), che intende offrire esposizione al mercato del credito corporate europeo primariamente investment grade. A fronte di un TER pari allo 0.50%, il neonato ETF punta infatti ad enfatizzare il rischio di credito e ridurre al minimo il rischio tasso, un obbiettivo raggiungibile prendendo posizione su due CDS altamente liquidi anziché direttamente sui bond. Le posizioni in portafoglio, che replica l’iTraxx European Performance Credit Index, sono dunque 80% iTraxx Europe con scadenza 5 anni (125 investment grade entities a comporre il noto paniere con ponderazione equal weight) e 20% iTraxx Crossover scadenza 5 anni (75 sub-investment grade entities anche in questo caso equal weight). La credit exposure risultante (ricordiamo che i CDS sono contratti che rendono possibile la protezione dal rischio di credito o la speculazione su di esso) è attualmente la seguente: UK 26%,Francia 20%, Germania 15%, Olanda 10%, Italia 5%, Svizzera 5%, Spagna 5% e altri 14%. L’ETF impiega collaterale cash, nel dettaglio bon europei sovrani con maturity sotto i dodici mesi. Con i rialzi dei tassi sempre più vicini anche in Europa, nessuno aspira ad esporsi al rischio tasso pur in presenza di un mercato corporate credit in buona salute al quale si vorrebbe mantenere esposizione. Per migliorare lo yield, in genere è necessario ridurre la qualità del credito o aumentare la durata. Tuttavia, se si ha una visione positiva del credito europeo, è opportuno piuttosto aumentare tale esposizione. L’ETF, di fatto, è venditore in CDS sulle emissioni corporate selezionate e, in caso di default, bail-in o aumentata percezione al rischio di credito, perde valore. Lo strumento fa uso della leva e si espone al mercato complessivamente per il 300% derivando dai CDS un tasso del 5%, tale da costituire un’alternativa valida al mantenimento in portafoglio dei titoli HY europeiTuttavia, l’alternativa dei CDS è sì liquida ed efficiente ma, purtroppo, nel non sempre accessibile tutti agli asset managers. Secondo Tabula il successo di questo prodotto nascerebbe proprio da queste considerazioni, ossia dall'impiego degli ETF quale alternativa all’operato diretto OTC. I gestori potrebbero avvalersi di questo strumento per aumentare o diminuire la propria esposizione al mercato europeo con grande facilità. L’ETF non distribuisce dividendi. La distribuzione del prodotto in paesi diversi da UK è attualmente sottoposta ad approvazione.

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