Il permesso di costruire fondato su falsa rappresentazione della realtà
Il Consiglio di Stato, sez. IV, è recentemente intervenuto in materia di permesso di costruire emesso in base ad un’erronea rappresentazione della realtà. Con la sentenza n. 5408 è stato infatti evidenziato come «allorquando una concessione edilizia sia stata ottenuta dall’interessato in base ad una falsa o comunque erronea rappresentazione della realtà materiale, è consentito all’Amministrazione di esercitare il proprio potere di autotutela ritirando l’atto stesso, senza necessità di esternare alcuna particolare ragione di pubblico interesse, che, in tale ipotesi, deve ritenersi sussistente in re ipsa». Ritenendo la Corte che in tale circostanza «la discrezionalità della P.A. in subiecta materia si azzera, vanificando sia l’interesse del destinatario del provvedimento ampliativo da annullare, sia il tempo trascorso, e ciò si verifica [precisamente] quando il privato istante abbia ottenuto il permesso di costruire inducendo in errore l’Amministrazione attraverso una falsa rappresentazione della realtà».
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