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Giuseppe Politi

Italia, decreto fiscale e nodo Ue


E’ di qualche giorno la firma di Sergio Mattarella al decreto fiscale dopo la bollinatura della Ragioneria Generale dello Stato. Resta sicuramente il nodo con la Ue, che ha deciso di respingere il Documento programmatico di bilancio italiano, richiedendone uno nuovo da inviare entro tre settimane, a Bruxelles. Le misure sono: 1. Il saldo e stralcio sulle cartelle non pagate, abbattendo l’importo con tre aliquote differenti, al 6%, 10% e 25% sulla base del proprio Isee e per le società con debiti superiori al 20% e indici di liquidità bassi. 2. Integrativa per vecchie dichiarazioni, gli importi non dichiarati al fisco negli ultimi cinque anni potranno essere comunicati con un’integrazione speciale. Si potrà aumentare il valore del reddito fino a un massimo del 30%, con un tetto complessivo di 100 mila euro l'anno, mentre sotto questa soglia, si può sanare fino a 30mila euro, entrambi con il 20% di tassa. 3. Rottamazione per cartelle e multe, si potranno pagare senza sanzioni e interessi con 10 rate in cinque anni e vale anche per chi ha aderito alla rottamazione bis. 4. Lo stralcio sulle mini cartelle, ci sarà l'annullamento in automatico per quelle di importo inferiore ai 1.000 euro, emesse tra il 2000 e il 2010. 5. Chiusura sulle liti, regolarizzazione del contenzioso nelle commissioni tributarie, con il pagamento del 20% del dovuto e la chiusura immediata della causa con il fisco, se ha vinto in secondo grado, dimezzare il dovuto in caso di vittoria in primo grado. 6. Chiusura dei verbali e degli accertamenti contestati, per chi ha ricevuto un verbale o un accertamento si potrà ripresentare la dichiarazione senza pagare sanzioni e interessi, facendo domanda entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto.

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