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Enrico Cesani

Ilva: tensioni dopo accordo con ArcelorMittal


Uno sciopero di 24 ore. E’ questa la reazione della Fiom Cigl che ha deciso di fermare lo stabilimento di Cornigliano per ribadire i punti dell’accordo firmato il 6 settembre al Mise. Facciamo un passo indietro, in questi giorni Ilva, in amministrazione straordinaria, ha diramato una doppia comunicazione ai suoi dipendenti. Da una parte ci sono i lavoratori acquisiti da Arcelor Mittal, che vedranno una nuova avventura professionale iniziare l’1 Novembre. Dall’altro lato della barricata invece troviamo coloro i quali si troveranno in cassa integrazione a zero ore con amministrazione straordinaria. Sebbene non si sia assistito a cortei e proteste di piazza il malumore è forte tra coloro che, come i dipendenti dello stabilimento di Cornigliano dovevano ricevere, sulla base degli accordi del 6 settembre, un’integrazione alla cassa integrazione con lavori di pubblica utilità gestiti proprio dalla Società di Cornigliano. Il problema però sta nel fatto che la società in questione sta ancora aspettando i finanziamenti dal Governo. Il Ministro Di Maio ha dato “piena disponibilità per convocare al Mise nei prossimi giorni un tavolo tecnico per concordare un percorso di ulteriore monitoraggio che possa affiancare la Società di Cornigliano” e si attendono sviluppi risolutivi nelle prossime settimane.

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