Automotive, ristrutturazione e tagli
Settore automobilistico in subbuglio. Dopo lo studio sull’andamento negativo del 2018 e le previsioni poco positive per il 2019, è la volta della ristrutturazione degli impianti per alcune case automobilistiche. Il primo annuncio parte dall’americana Ford che prevede il taglio di migliaia di posti di lavoro in Europa, dove impiega circa 54mila dipendenti situati in 15 stabilimenti, più precisamente Gran Bretagna, Germania, Francia, Polonia, Spagna, Romania, Russia e Slovacchia. L’obiettivo è di generare redditività attraverso una profonda ristrutturazione con la chiusura di alcuni impianti. La comunicazione arriva direttamente dalla società che al momento non precisa la quantità di tagli previsti. La riduzione dei posti interesserà tutte le funzioni aziendali attraverso esodi volontari. Del resto le perdite del gruppo sono significative, nel terzo trimestre dell’anno ha perso 245 milioni di dollari, rispetto ai 192 milioni dello stesso periodo del 2017. Oltre alla tegola della multa Antitrust da 678 milioni di euro per il cartello effettuato dalle finanziarie delle case automobilistiche, sulla scia di Ford si aggiunge anche la Jaguar Land Rover - multinazionale del gruppo indiano Tata Motors, che taglierà 4.500 posti di lavoro, a livello mondiale, in seguito al calo della domanda per i diesel e al rallentamento del mercato cinese. Segnali che fanno pensare ad una ristrutturazione in tutto il settore.