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Luca Baj

Perché gli USA vogliono bloccare Huawei nelle reti 5G


Alla fine di gennaio il ministro degli esteri britannico Jeremy Hunt è arrivato a Washington dopo una serie di incontri su un tema scottante: l’amministrazione Trump ha chiesto agli alleati degli Stati Uniti di non affidare la realizzazione delle reti 5G alla Huawei. I motivi della tensione sono ormai noti alle cronache. Abbiamo assistito all’amministrazione americana che ha lasciato intendere che la futura presenza di truppe proprie in Polonia sarebbe condizionata alla decisione di Varsavia di seguire le linee direttive analoghe a quelle che gli Stati Uniti seguiranno nel tentativo di paralizzare la presenza della multinazionale cinese sul territorio europeo. E gli Stati Uniti hanno già applicato dazi verso Pechino quale controffensive ai sospetti di spionaggio e hackeraggio informatico nei confronti della Cina. Nessuno ha prove solide del coinvolgimento della Huawei in attività che possano minare la sicurezza nazionale dei paesi del mondo. Di fronte al sospetto che lo sviluppo delle reti 5G possono effettivamente portare a una minaccia concreta di possibili interferenze anche sotto questo profilo nelle reti di tutto il mondo, le autorità del Regno Unito hanno fatto notare che la Huawei ha già investito molto su dei decreti affidando la costruzione e la gestione ai britannici. L’implementazione delle reti, ed in particolare di quella 5G, che consentirà di fatto mi scaricare i contenuti, anche sugli smartphone, praticamente in tempo reale implica la presenza di infrastrutture l’interfaccia tra le reti in fibra ottica, che non roba trovano i maggiori nodi in Germania.

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