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Accura-Studio Polini

730/2019: detrazione interessi mutuo della casa coniugale


Nel caso di mutuo per la casa coniugale per la detrazione degli interessi passivi al 19% nella dichiarazione dei redditi, occorre tener conto di diverse variabili.

In generale, se la casa è acquistata dopo il matrimonio da parte di due coniugi in comunione dei beni con mutuo cointestato, è riconosciuta la detrazione ad entrambi anche se il rogito è stato effettuato da uno solo, poiché l’immobile è comunque di proprietà di entrambi. Ai fini della proprietà tra coniugi, infatti, fa testo l’art. 177 c.c. secondo il quale “costituiscono oggetto della comunione gli acquisti compiuti dai due coniugi insieme o separatamente durante il matrimonio, ad esclusione di quelli relativi ai beni personali”, e per questo motivo il notaio annota sull’atto il regime patrimoniale dei coniugi. Attenzione va prestata nelle ipotesi in cui il mutuo è cointestato e la casa no oppure la casa è cointestata e il mutuo no. Nella prima ipotesi se la casa è stata acquistata prima del matrimonio da uno solo dei due interessati, anche se l’altro ha contribuito con un contratto di mutuo cointestato, l’agevolazione è riconosciuta solo al titolare della proprietà dell’appartamento e, ovviamente, solo per la quota che paga direttamente. Nel secondo caso se la casa è stata acquistata da entrambi i coniugi al 50% ma il mutuo è stato stipulato da uno solo, ai fini della detrazione fa premio comunque il fatto che si tratta di casa coniugale. Il fisco in questo caso riconosce al coniuge che ha stipulato il mutuo la detrazione in relazione a tutti gli interessi pagati a prescindere dal fatto che sia proprietario solo a metà.


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