Economia europea: Draghi avverte su possibili rischi al ribasso
Il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi avverte sui possibili rischi al ribasso per l’economia continentale. Dopo un anno di grande incertezza a livello globale, che ha rallentato l’andamento della domanda esterna, i rischi non sono diminuiti e anche se “i fattori alla base dell’espansione non sono stati compromessi permangono rischi al ribasso per l’economia”, queste sono state le parole pronunciate a margine di una conferenza a Francoforte. Le decisione prese fino ad ora (congelamento dei tassi e nuovi finanziamenti alle banche a tassi agevolati) riflettono questa prospettiva con l’obiettivo di mantenere l’inflazione in linea con le norme contenute nel statuto Bce che parlano del 2% come margine soglia. Incoraggiante, continua Draghi, la crescita dei salari, che non è stata inquinata dalla situazione globale. La situazione bancaria è stata analizzata in funzione della politica dei tassi che ha ridotto sempre più i margini per gli istituti di credito. Sono state individuate alcune caratteristiche comuni tra gli istituti di credito virtuosi in termini di ritorno sul capitale (Roe): investimenti in tecnologie dell’informazione, diversificazione delle fonti reddituali e ridotto rapporto tra costi e utili (cost-to-income ratio) che inquadrano le prospettive di crescita del comparto in tema di scelte industriali esterne al contesto di politica monetaria.