Trasporto marittimo: servono nuove “autostrade”?
L’80% del commercio mondiale interessa il trasporto marittimo, e la sua crescita ha un ritmo vertiginoso, una velocità ben superiore a quella del Pil mondiale. Nel 2017 si parla di 10 miliardi e 700 milioni di tonnellate di merce spostata via mare per un valore di più di 17.700 miliardi di dollari, un valore pari a una volta e mezza il prodotto interno lordo cinese! Oggi la questione riguarda anche gli equilibri tra le economie mondiali, e i rapporti di forza stanno cambiando. Superfluo dire che lo sviluppo più rapido ed evidente è stato quello del mercato asiatico, che oggi esporta quasi il 50% delle merci a livello globale, e ne importa più del 60%. Il significativo aumento della quantità di merci da movimentare ha comportato un corrispondente aumento delle navi in circolazione, aumento che non pare in regressione, secondo alcuni studi è infatti previsto un aumento delle petroliere pari al 35%. Questo forte incremento, anche e soprattutto per la dimensioni delle navi, sta creando un problema, poiché i porti e i canali non hanno le dimensioni adatte ad accoglierle. Ed è infatti in ragione di ciò che si stanno preventivando, ed alcune sono invero già iniziate, opere di ampliamento ormai più che necessarie.
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