Moody’s: il debito pubblico italiano è destinato a salire ancora
L’agenzia di rating internazionale Moody’s ammonisce l’Italia e il suo Governo che, se approverà la manovra economica contenete la flat tax, vedrà crescere ancora di più il già altissimo debito pubblico che è arrivato a sfondare la barriera dei 2300 miliardi di euro nel mese di marzo. Le stime del premier Conte di mantenere il deficit al 2,1% sembrano poco realistiche secondo l’agenzia che prevede che toccherà il 2,6% e sarà destinato a crescere nel 2020. Uno dei nodi che faranno discutere l’opinione pubblica è la flat tax, fortemente voluta dalla Lega, ma che costerà 30 miliardi, se poi non dovesse essere aumentata l’IVA il rapporto deficit Pil arriverà, secondo le previsioni Ue, a toccare quota 3,5%. Torna poi il tema dei miniato che vengono bollati da Moody’s come il primo passo per far uscire il paese dall’Unione europea e per la creazione di una valuta parallela aggiungendo: "Il semplice fatto che la proposta sia tornata alla ribalta è credit negative”. La vicenda assume poi un significato particolare se la si inquadra nella dinamica di tensioni che in questo ultimo anno si è creata tra Roma e Bruxelles. Ora, l’ultimo tassello, sembra esser stato posato dall’Unione che intende aprire una procedura di infrazione per eccesso di debito ai danni dell’Italia, ma l’agenzia di rating pensa che ancor prima che da questa sanzione la nostra economia sarà piegata dalla forza dei mercati finanziari.