Presidenza europea: Mario Draghi si smarca
Si sono rincorse diverse voci in questi ultimi giorni sulla possibile candidatura di Mario Draghi a Presidente della Commissione europea, ma ci hanno pensato fonti vicine al numero uno della Bce a smentire le indiscrezioni: “Pur sentendosi onorato, il presidente non è disponibile”. Ormai il giorno delle nomine dei vertici dell’Unione è vicino e non si dovrà aspettare molto per capire chi saranno gli uomini chiave che guideranno l’Europa nella prossima legislatura. Secondo fonti vicine al Financial Times la personalità giusta potrebbe essere l’olandese Frans Timmermans che eviterebbe lo scontro tra Francia e Germania. Il nome di Draghi è emerso come risposta alla deriva populista e antieuropeista proponendo una personalità conosciuta e stimata sia dai politici di Bruxelles sia dato adesso elettorato. La smentita del diretto interessato si colloca in una strategia politically correct che non vuole minare ne condizionare le basi di scelta su cui si fonderà la nomina del Presidente della Commissione. Giuseppe Conte si è espresso in merito a margine del G20 di Osaka affermando: “Stiamo lavorando tutti insieme, c’e’ un buon clima costruttivo”, lasciando presagire che proprio la nomina di Draghi potrebbe placare gli animi europei e fare cerchio intorno alla moneta comune in un momento in cui la deriva anti euro si sta diffondendo a macchia d’olio in Europa.