Si riprende fiato nell’affannosa corsa al rilancio
E mentre lo spread tra Btp e Bund per un attimo ci rende più sereni, scendendo per pochi secondi sotto la soglia dei 200 punti base a 199 punti, cioè ai minimi da maggio 2018, la settimana sembra chiudersi in positivo per l’Italia. La probabile procedura d’infrazione che ci aveva tenuto in tensione e sotto i riflettori, in quanto paventata da più parti per lo sforamento del 3% per il deficit di bilancio pubblico (cioè le uscite di uno Stato non devono superare gli incassi di oltre 3 punti percentuali), non ci sarà. Lo ha annunciato proprio il commissario agli affari economici Pierre Moscovici che la procedura per debito non è più giustificata per l’Italia, accogliendo le spiegazioni dal Governo italiano che ha risposto a tre condizioni approvate in un pacchetto: compensare lo scarto per il 2018, quello del 2019 da 0,3 e ottenere garanzie sul bilancio 2020. A tutto questo fa da cornice la nomina fresca del 2 luglio di Ursula Gertrud von der Leyen e Christine Madeleine Odette Lagarde, le due donne alla guida dell'Europa. La prima, è una politica tedesca e Ministro della difesa dal dicembre 2013, designata dal Consiglio europeo alla carica di Presidente della Commissione europea e la seconda, è una politica e avvocato francese dirige il Fondo monetario internazionale (Fmi) è stata designata come presidente della Banca centrale europea (Bce) succedendo all’italiano Mario Draghi. A queste nomine si aggiungono quelle del belga liberale Charles Michel alla presidenza del Consiglio europeo, lo spagnolo Joseph Borrell diventa invece Alto rappresentante per la politica estera al posto di Federica Mogherini, il socialista Frans Timmermans e la liberale Margrethe Vestager saranno invece i vicepresidenti vicari della Commissione, e l’italiano ed esponente del PD, il presidente del Parlamento europeo David Maria Sassoli, già vice presidente, giornalista RAI, ed ex vicedirettore del TG1 dal 2006 al 2009.
