Diritto Societario digitale UE, l’Italia è in corsa
L’Europa ha imboccato la strada della digitalizzazione e spinge l’acceleratore per rendere il sistema societario la chiave di volta per semplificare le procedure burocratiche ed amministrative nel mondo digitale. In tale direzione è chiaramente rivolta la Direttiva 2019/1151, la quale, segnando un altro tassello nella armonizzazione europea, promuove un diritto societario comunitario e digitale, ponendo l’obiettivo di adeguare l’apparato normativo alle nuove sfide sociali ed economiche della digitalizzazione.
Il piano d’azione punta sui procedimenti di costituzione delle società, chiedendo agli Stati Membri di favorire la costituzione online, come già avviene in alcuni paesi nordeuropei. La perentorietà di tale previsione è, per il momento limitata, in quanto vengono individuate le “tipologie” di società per le quali la costituzione digitale deve essere garantita, pur lasciando la facoltà al singolo Stato Membro di estendere tale procedimento, secondo un modello di opt-out, agli altri tipi di società di capitali.
Il nostro paese, come tutti gli altri Stati Membri, ha tempo sino al 1° agosto 20121 per garantire la costituzione online delle società a responsabilità limitata, ma siamo già sulla buona strada. Il percorso tracciato è quello di estendere il il sistema già operante per le startup innovative, sistema innovativo considerando che l’Italia ha precorso i tempi introducendo un (eco)sistema interamente dedicato al mondo della startup.
È evidente che l’Unione sta valorizzando il mondo digitale, riconoscendo l’importanza della trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione, anche ed in particolare estendendone i benefici alla semplificazione dell’avvio delle attività imprenditoriali.