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Giuseppe Politi

Raccolta differenziata, minor quantità di rifiuti raccolti


Nel 2017, la quantità raccolta di rifiuti urbani è di 488,7 kg per abitante (+1,6% rispetto al 2016); la percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti è del 55,5% (+3% sull’anno precedente).

I livelli più alti di produzione di rifiuti urbani si rilevano in Emilia-Romagna (642,2 kg per abitante) e Toscana (600,0). Il Molise (377,0) e la Basilicata (345,2), sono le regioni in cui se ne producono di meno.

La frequenza della raccolta differenziata dei rifiuti urbani varia sul territorio: livelli molto elevati si registrano nella provincia autonoma di Trento (74,6%), in Veneto (73,6%), in Lombardia (69,6%), nella provincia autonoma di Bolzano (68,5) e in Friuli-Venezia Giulia (65,5). In queste stesse zone la quantità pro capite di rifiuti urbani è inferiore o prossima alla media Italia.

Nel 2018 l’87,1% delle famiglie effettua con regolarità la raccolta differenziata della plastica (39,7% nel 1998), il 71,3% dell’alluminio (27,8%), l’86,6% della carta (46,9%) e l’85,9% del vetro (52,6%).

Le famiglie residenti nel Nord differenziano maggiormente i rifiuti rispetto alle altre zone del Paese. Il primato si conferma per le famiglie delle regioni del Nord-ovest: vetro 92,1%; contenitori in alluminio 76,3%, quelli in plastica 92,5% e la carta 91,6%.

Il 68,2% delle famiglie ritiene di sostenere un costo elevato per la raccolta dei rifiuti, il 28,2% lo giudica adeguato. Per il servizio di raccolta porta a porta, è molto soddisfatto il 25,3% delle famiglie italiane (33,4% Nord-est, 31,0% Nord-ovest, 17,7% Sud, 19,4% Centro e 21,9% Isole).

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