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barbara.fumagalli

Uso contante sotto i 2000 euro dal 1 luglio

La soglia dei pagamenti in contante si abbassa da 3.000 a 2.000 euro. Ciò è quanto accadrà a partire dal 1 luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021. La previsione è contenuta nell’art. 18 del decreto Fiscale che contiene diverse misure volte a limitare l' uso del contante e incentivare quello della moneta elettronica al fine di contrastare l’evasione fiscale. La norma aggiunge che, a partire dal 1 gennaio 2022, la soglia relativa all’uso del contante sarà ulteriormente abbassata a 1.000 euro. Ulteriore novità consiste nella riduzione delle sanzioni minime che passeranno a 2.000 euro rispettivamente a partire dal 1 luglio e a 1.000 euro dall’1 gennaio 2022. Queste previsioni significative sono state introdotte dal decreto Fiscale che ha modificato la normativa Antiriciclaggio riportando gradualmente le soglie dei pagamenti in contanti ai limiti originariamente previsti. Con riferimento alle sanzioni amministrative pecuniarie applicabili nel caso di violazione dei nuovi limiti, si specifica che: fino al 30 giugno 2020 la sanzione andrà da 3.000 euro a 50.000 euro; dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 la forbice è tra i 2.000 e i 50.000 euro; a partire dal 1° gennaio 2022 il minimo edittale sarà di 1.000 euro e il massimo di 50.000 euro. Per quanto riguarda le modalità di utilizzo del contante non sono previsti cambiamenti e pertanto: è vietato trasferire denaro contante e titoli al portatore in euro o in valuta estera, a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, siano esse persone fisiche o giuridiche, quando il valore oggetto di trasferimento, è complessivamente pari o superiore a 2.000 euro (soglia prevista dal 1° luglio); non è ammesso neppure un pagamento complessivamente superiore alla soglia, artificiosamente frazionato in più versamenti di importo inferiore al limite; è invece ammesso il pagamento parte in contanti (di valore contenuto nella soglia) e parte in assegno che costituisce un metodo tracciabile. Infine si fa presente che Il Ministero dell’Economia e delle finanze ha chiarito che è sempre possibile effettuare un prelievo o versamento bancario di importo superiore alla soglia in quanto non configura un trasferimento ad un diverso soggetto. Ulteriore novità contenuta nel decreto Fiscale è la previsione di un credito di imposta nella misura del 30% delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate con carte di debito, di credito, prepagate o mediante altri strumenti di pagamento elettronici tracciabili. La misura a favore dei professionisti con determinati requisiti (ricavi o compensi inferiori a 400 mila euro nell’anno d’imposta precedente), in relazione a cessioni di beni e prestazioni di servizi resi nei confronti di consumatori finali, è volta a incentivare l’utilizzo di mezzi alternativi al contante.

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