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Immagine del redattoreArzilli Andrea

Calcio e finanza: Un buco nell'acqua


Sono una ventina le aziende di calcio quotate in borsa, tra le principali: Juventus, Ajax, Borussia Dortmund, Lazio, Lione, Manchester Utd. Il rapporto tra squadre di calcio e investitori è però sempre stato storicamente conflittuale.

Conviene comprare azioni delle squadre di calcio?

Le squadre di calcio sono viste come uno dei peggiori investimenti realizzabili in borsa, tanti sono i problemi, la prima evidenza è il forte disallineamento tra gli obbiettivi dei tifosi (che puntano a vincere trofei) e gli azionisti (ai quali interessano più i risultati in borsa) è vero che vittorie e trofei portano attenzione mediatica e maggiori ricavi, ma se queste avvengono dopo campagne di mercato insostenibili allora il rischio di un tonfo in borsa è dietro l’angolo.

Stagioni sfortunate, infortuni delle proprie stelle, procuratori ingerenti o dirigenti incapaci sono ulteriori rischi che si aggiungono a quelli prima citati, investire in una società calcistica è quasi sempre un investimento a perdere, tra bilanci disastrosi e continui aumenti di capitale, qua andrò ad analizzare alcuni esempi.

Lazio (Mkt cap 80 milioni)

Dopo il “quasi fallimento” del 2004, le sorti della Lazio sono finite nelle mani di Claudio Lotito, che da quasi vent’anni porta avanti una politica finanziaria chiara: Rimanere una costante fissa tra le squadre partecipanti a champions ed Europa league, senza intaccare il bilancio e senza spese folli.

A differenza dell’era Cragnotti, il contestato presidente ha rinunciato a investimenti per alzare l’asticella dei risultati (e poter competere al campionato o per la champions) preferendo sempre monetizzare i propri campioni dopo una stagione positiva, scelte che hanno permesso di mantenere la stabilità economica ma consegnando la squadra a ormai decennali alti e bassi, rinunciando ad ambizioni più elevate.

AS Roma (Mkt cap 270 milioni)

La Roma, squadra della capitale, viene da anni travagliati, tra cambi di presidenza e una crisi economica sempre più pressante,Il 17 agosto 2020 un ulteriore gruppo imprenditoriale americano, “The Friedkin Group”, acquisisce il club. Il presidente della nuova proprietà è Dan Friedkin, che ha rilanciato il Progetto Roma con l’acquisto di un top Manager come Mourinho. La società tuttavia naviga in cattive acque e necessita una continua ricapitalizzazione

Nonostante una situazione finanziaria precaria, l’azienda si attesta ad una valutazione elevata, data dalla forza economica delle società che hanno posseduto la Roma negli ultimi anni, e sopratutto per via del nodo Stadio, un’opera che potrebbe permettere alla società di replicare il successo dello Juventus stadium, ma che negli ultimi anni è finita al centro delle polemiche

Borussia Dortmund, non solo calcio (Mkt cap 548 milioni)

E’ l’unica squadra tedesca ad essere quotata in Borsa, le azioni non tengono conto solamente dei risultati calcistici, ma anche dell’andamento di altri segmenti in cui il Borussia è attivo, la società ha investimenti nel settore dei viaggi, e ha pagato su più fronti la crisi legata al covid.

Il grosso vantaggio dell’azienda risiede nella totale fedeltà dei tifosi, che garantisce introiti fissi dai biglietti, dal merchandising, e dai diritti televisivi, inoltre anche se la Bundesliga non ha la medesima attrattiva della Premier League, sta crescendo da anni,

L’azienda è spinta dall’ingresso in pianta stabile tra le big d’Europa, cosa che sembrava impossibile dopo la fortissima flessione avuta tra il 2002 e il 2010.

Juventus (Mkt Cap 950 milioni)

La popolarità del titolo Juventus è esplosa con l’acquisto di Cristiano Ronaldo, acquisto che ha addirittura permesso alla società di entrare nel Ftse Mib, a seguito di una forte crescita delle azioni

L’ Effetto ronaldo è innegabile, in bene o in male … anche se l’azienda già cresceva da anni

i ricavi hanno avuto un forte aumento, anche se i costi della campagna acquisti e della sua stella hanno impattato sugli utili, la strategia però potrebbe portare vantaggi a lungo termine, soprattutto se saranno consolidati e mantenuti tutti i nuovi tifosi “acquistati” negli ultimi 3 anni.

Un’esempio virtuoso: L’Ajax (mkt cap 273 milioni)

La società di Amsterdam, è considerata un “unicum” nel mondo degli investimenti, possiede un track record di forte crescita, sia nei fondamentali e sia nel prezzo dell’azione.

Il calcio olandese è lontanissimo dai fasti degli anni ’70, quando Feyenoord, Ajax, e Psv dominavano il calcio europeo, e l’Eredivise, la massima serie olandese è rimasta un mercato di nicchia, tuttavia l’Ajax è riuscita, grazie ad una gestione unica delle proprie giovanili, a tornare ai vertici in europa, senza buttarsi su acquisti folli e una gestione scriteriata.

L’azienda investe molto nel settore giovanile per due motivi:

1. Ridurre i costi, ridurre al minimo gli acquisti e puntare piuttosto su “prodotti” generati dalle giovanili


2. Creare un flusso di cassa continuo, l’azienda punta a vendere i propri talenti una volta giunti alla maturità professionale, generando plusvalenze enormi

Queste le cessioni più care:

Matthijs de Ligt ➡️ Juventus 75M€

Frenkie de Jong ➡️ Barcellona 75M€

Davinson Sánchez ➡️ Tottenham 40M€

Arkadiusz Milik ➡️ Napoli 32M€

Klaas-Jan Huntelaar ➡️ Real Madrid 27M€

Wesley Sneijder ➡️ Real Madrid 27M€

Le cessioni si riflettono su fondamentali che diventano anno dopo anno sempre più solidi, l’azienda ha un debito prossimo allo zero e una cassa di 100 milioni di euro, l’equity è in crescita e si attesta a 270 milioni.

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