Cause di esclusione e disapplicazione della disciplina delle società di comodo
Vengono chiamate "di comodo" le società che si presumono non operative, ossia costituite per il mero godimento di beni, e non per l'effettivo esercizio di attività d'impresa.
Si presumono di comodo le società:
che conseguono un ammontare di ricavi inferiore a quelli minimi, risultanti dall'applicazione di determinate percentuali a specifiche voci dello stato patrimoniale (test di operatività);
in perdita sistemica, ossia che pur superando il test di operatività per quel periodo (o presentando un utile per quel periodo), per i 5 periodi d'imposta precedenti hanno presentato alternativamente:
dichiarazioni in perdita fiscale;
dichiarazioni in perdita in 4 periodi e in un hanno dichiarato un reddito inferiore a quello minimo.
Il fatto che una società sia di comodo comporta una serie di effetti penalizzanti, primo fra tutti l'obbligo di dichiarare il reddito minimo presunto, ai fini Ires/Irpef, e l'obbligo di dichiarare il valore di produzione minimo ai fini Irap.
Vi sono tuttavia delle cause di esclusione e di disapplicazione del regime di comodo, al verificarsi delle quali il regime non si applica. Di seguito un riepilogo delle diverse cause e del corretto riporto di tali cause nel modello di dichiarazione dei redditi.
CAUSE DI ESCLUSIONE
Le cause di esclusione sono uniche, valgono cioè sia per le società non operative sia per quelle in perdita sistematica, e comportano la non applicazione sia del test di operatività che del test sulle perdite sistematiche.
Tali cause di esclusione vanno riportate nel Modello Redditi SC, al rigo RS116, o nel modello Redditi SP al rigo RS11, con i codici sotto riportati:
CAUSE DI DISAPPLICAZIONE SOCIETÀ NON OPERATIVE
Diversamente dalle cause di esclusione, le cause di disapplicazione non sono comuni per le società non operative e quelle in perdita sistematica, occorrerà pertanto distinguere i diversi casi.
CAUSE DI DISAPPLICAZIONE SOCIETÀ IN PERDITA SISTEMATICA
Comentarios