Aperto il seminario internazionale sui Giochi
Partecipare ai Giochi Olimpici è il sogno di tanti ragazzi. E “oggi il mio sogno si è realizzato anche se in maniera completamente diversa". Lo ha affermato Vincenzo Novari, amministratore delegato del comitato organizzatore, al seminario internazionale sui Giochi, aperto stamattina all'Auditorium Giorgio Gaber, al Pirellone. “Una sorta di piccola, ma significativa cerimonia di apertura, ha affermato il presidente del Coni Giovanni Malagò. Che ha anche espresso gratitudine nei confronti della finlandese Sari Essayah, presidente della commissione Cio dei Giochi 2026: "la ringrazio per averci definito l'Eldorado degli sport invernali: non la deluderemo. La nostra visione è molto forte, la nostra scommessa è quella di mettere gli atleti al centro".
Senza dimenticare, naturalmente, le città e i paesi che ospiteranno i giochi. "A Milano possiamo crescere sotto l’aspetto delle infrastrutture e dare in modo anche più accentuato la dimensione di luogo universitario, grazie alle abitazioni che saranno l’eredità del villaggio olimpico”, ha affermato il sindaco Beppe Sala. Mentre Giampietro Ghedina, primo cittadino di Cortina d'Ampezzo, ha sottolineato la centralità di "ambiente e natura”.
Un ruolo centrale è attribuito anche alle Paralimpiadi. Che, oltre a essere un grande spettacolo sportivo, sono in grado di provocare un impatto molto forte sulla società. Questo movimento, ha spiegato Luca Pancalli, presidente del Comitato Paralimpico, "può aiutare il mondo attraverso lo sport, aiutare la società a essere più inclusiva, aumentare le opportunità dei disabili". Come, del resto, è già avvenuto. Ha infatti ricordato Pancalli: "a Londra, dopo le Olimpiadi del 2012, si è creato un milione di posti di lavoro per i disabili anche grazie all'impressionante lavoro educativo e culturale fatto". Un esempio da seguire.
Tutto bene dunque? Proprio tutto no. Perché i Giochi sono stati assegnati da poco a Milano e Cortina e già si parla di ritardi. “Dobbiamo partire subito con le opere pubbliche", ha detto Attilio Fontana, presidente della Lombardia. "Ho già presentato al ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, un elenco di quelle già progettate e finanziate che attendono il via libera del governo, ma ancora non ho ricevuto risposte. Occorre fare presto perché i tempi per la realizzazione di alcune sono lunghi. Non c'è tempo da perdere”.
Problemi anche per i ritardi sul fronte ferroviario: "Rfi aveva presentato un cronoprogramma che non ha pienamente rispettato per quest'anno", ha puntualizzato Fontana: "quindi, dobbiamo aspettare che mandino un aggiornamento per capire come intendono distribuire gli interventi".
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