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Emanuele L. Basso Ricci

Nasce ETF Connect: dopo equity e bond, in Cina si apre un altro importante canale di finanziamento

Stock Connect e Bond Connect costituiscono le grandi arterie di collegamento che dovrebbero consentire ai giganteschi mercati finanziari della Cina continentale di aprirsi al mondo, alla ricerca dell'indispensabile finanziamento che il gigante asiatico necessita per completare la sua trasformazione/maturazione da fabbrica del mondo a superpotenza prima di tutto sospinta dalla crescita endogena. Collegare i centri finanziari di Shenzhen e Shanghai all'hub internazionale costituito dal listino di Hong Kong offre, agli investitori Cinesi la possibilità di accedere alla diversificata offerta dei mercati internazionali, in primis ai titoli cinesi con listing primario offshore, ma nel contempo consente, agli investitori degli altri paesi, di accedere alle a shares dei listini continentali in maniera diretta e certo molto più efficiente. Con il nuovo ETF Connect, il cui lungo processo di gestazione si è concluso a settembre e che è appena entrato in funzione, le istituzioni cinesi danno anche un importante impulso alla liquidità del mercato equity locale esponendolo anche a regole più stringenti ed in linea con quelle dei paesi avanzati. Povero di alternative l'investimento, il mercato continentale non rende possibile la creazione di portafogli sofisticati e quindi diversificati in grado, tra le altre cose, di offrire adeguata protezione agli investitori locali. ETF Connect apre invece le porte ai replicanti quotati ad Hong Kong, e quindi all'investimento in indici già individualmente molti diversificati oltre che molto diversi tra loro, garantendo sin da subito un impulso senza precedenti alla maturazione del mercato finanziario locale. ETF Connect prevede un meccanismo di funzionamento per replica, ossia prevede la quotazione sul listino di Hong Kong di ETF, cosiddetti “feeder”, gestiti da un asset manager locale, il cui obbiettivo è investire al 90% in asset listati sul mercato obbiettivo, che si tratti di Shenzhen o piuttosto Shanghai. Lo schema prevede il contemporaneo lancio di “feeder” ETFs sui listini continentali cinesi, questi finalizzati a investire al 90% su asset quotati sul listino obbiettivo, ossia Hong Kong. Attualmente, ETF Connect parte con soli quattro feeders attivi ma prevede un rapido ampliamento delle alternative disponibili come appare evidente anche dal grande numero di nuovi indici, soprattutto a tema tecnologico, al cui lancio si sta attualmente procedendo.


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