San Siro, depositato in Comune il progetto di ristrutturazione
La Scala del calcio non si arrende. Riccardo Aceti, ingegnere e ideatore di un progetto per la ristrutturazione dello stadio Meazza, e il suo collega Nicola Magistretti hanno depositato al Comune di Milano il piano di fattibilità per la “riqualifica e l’ammodernamento” di San Siro.
Gli interventi all'impianto, afferma Aceti, renderebbero l'impianto “decisamente all’avanguardia”. Evitando la costruzione di un nuovo stadio per i Giochi Olimpici 2026 e per le partite casalinghe di Milan e Inter. Questa ipotesi, prosegue l'ingegnere, abbatterebbe anche le spese e permetterebbe alle squadre milanesi di continuare a giocare nel loro impianto (e quindi di non spostarsi) le gare di campionato fissate nel corso dei lavori.
“Bisogna sfatare la narrazione che non sia possibile ristrutturare lo stadio Meazza”, dice ancora Aceti. “Non è così. Si può ristrutturare benissimo. E si può a costi contenuti”.
Il documento depositato in comune include anche il piano di sostenibilità economico-finanziaria, costruttiva e ambientale/ecologica firmata da Magistretti; secondo una nota del comitato Coordinamento San Siro, “le cifre per il progetto di riqualifica e l’ammodernamento dello Stadio Meazza non superano i 300 milioni di euro, la metà di quanto ipotizzato da altri progetti”. “Questi”, ha aggiunto Magistretti, “sono costi assolutamente aderenti alla media dei prezzi in questo campo, senza inopportuni mark up. Inoltre essi sono compatibili con un indice di edificabilità dello 0,35 mq/mq, rispettando quindi anche il Pgt del Comune di Milano. Con questi volumi si può edificare in modo molto moderato nella zona circostante lo stadio, arricchendola di servizi rivolti al quartiere, non speculativi e con un equilibrato rapporto costi-benefici, ma certamente utilizzando le aree che già ora non sono verdi. Il che significa che non ci sarà alcun ulteriore consumo di suolo. Invece verrà conservata e anzi, valorizzata l’area esistente di verde profondo”.
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